Inquietante rivelazione: siamo intrappolati in un buco nero?
Questa teoria ha dell’incredibile però non solo è confermata da molte leggi della fisica come la relatività generale, la fisica classica e quantistica, ma sta venendo discussa da molti scienziati. L’ente che ne parla di più e che l’ha formulata è la NASA
Il paradosso dell’universo chiuso
La domanda da cui tutto parte è semplice: da dove viene l’universo? Il modello standard dice che è nato con il Big Bang circa 13,8 miliardi di anni fa. Ma cosa ha provocato quel Big Bang? E soprattutto, cosa c’era “prima”?
Qui entra in gioco l’ipotesi del buco nero. Secondo questa visione, ciò che chiamiamo Big Bang non sarebbe stato l’inizio assoluto di tutto, ma la “nascita” del nostro universo all’interno di un buco nero formatosi in un universo preesistente. In altre parole, noi vivremmo nella parte interna di un buco nero. Un’idea folle? Forse. Ma non è priva di fondamento
Come funziona la teoria
Quando una stella massiccia collassa sotto la propria gravità, forma un buco nero. Come credo sappiate esso ha un orizzonte degli eventi oltre il quale nulla può uscire neppure la luce, nemmeno la luce. Al centro, secondo la teoria classica, c’è una singolarità: un punto infinitamente denso in cui lo spazio e il tempo si curvano tendendo all’infinito. Ma neppure le equazioni di Einstein non possono descrivere bene cosa succede lì
Ci sono alcuni fisici che propongono che la singolarità non sia un “fine corsa”, ma piuttosto un passaggio a qualcosa che attualmente non possiamo concepire. Secondo la famosa teoria del ponte di Einstein-Rosen, un buco nero può essere collegato a un altro buco bianco. In altre parole, c’è un buco bianco dall’altra parte di un buco nero.
Il Big Bang come uscita di emergenza
Immagina un buco nero in un universo “madre”. Quando si forma, potrebbe generare una nuova bolla di spazio-tempo – un nuovo universo – separato ma legato causalmente al primo. Il nostro universo potrebbe essere uno di questi. Il Big Bang sarebbe stato l’“uscita” di materia e energia dal bianco buco all’altra estremità del ponte.
A supporto di questa idea ci sono diverse osservazioni:
- Espansione dell’universo – il nostro universo si sta ancora espandendo, come ci si aspetterebbe da qualcosa “sparato fuori” da una singolarità
- Inflazione cosmica – subito dopo il Big Bang, l’universo si è espanso in modo rapidissimo. Questa fase ricorda ciò che accadrebbe “dall’altra parte” di un buco nero appena nato
- Simmetria delle leggi fisiche – le equazioni di Einstein permettono soluzioni simili a quelle richieste per questa ipotesi, se si accettano le condizioni estreme di curvatura spazio-temporale
Le implicazioni: siamo dentro una “matrioska” cosmica?
Se davvero il nostro universo è l’interno di un buco nero, significa che:
- L’universo non è infinito, ma finito e chiuso – ha un bordo, che corrisponde all’orizzonte degli eventi del buco nero
- Il tempo ha un inizio definito, ma non assoluto: è l’inizio “per noi”, ma non necessariamente per tutto
- Ogni buco nero nel nostro universo potrebbe contenere un altro universo. In pratica, ogni buco nero sarebbe un portale generativo, e il nostro universo uno dei tanti “figli cosmici”
Ma è dimostrabile?
Per ora, no. È una teoria affascinante quanto interessante ma altamente speculativa. Non possiamo vedere oltre l’orizzonte degli eventi, né esplorare direttamente la singolarità. Tuttavia, la fisica teorica moderna esplora sempre più seriamente questi scenari, specialmente quando cerca di unificare relatività generale e meccanica quantistica
Anche se non possiamo ancora provare di vivere dentro un buco nero, questo tipo di domande ci spinge a rivedere i limiti di ciò che pensiamo di sapere sull’universo, sul tempo e sulla realtà stessa