Macco di fave: il gusto della tradizione contadina siciliana
Macco di Fave: Il Gusto della Tradizione Contadina Siciliana
Piatto povero per eccellenza, il macco di fave è una di quelle ricette che raccontano storie di tempi antichi, di tavole semplici ma genuine, di sapori autentici che non temono il passare del tempo. Originario della Sicilia, è uno dei simboli della cucina contadina dell’isola, dove nulla andava sprecato e anche un pugno di legumi poteva diventare un pasto nutriente e gustoso.
Cos’è il macco di fave
Si tratta di una sorta di crema rustica a base di fave secche, cotte lentamente fino a disfarsi completamente, a cui si possono aggiungere ingredienti come finocchietto selvatico, cipolla o, in alcune varianti, pasta o verdure. Il risultato è una pietanza dal sapore intenso e dalla consistenza morbida e avvolgente, capace di conquistare chiunque ami i piatti semplici e sinceri.
Un piatto dalle mille varianti
Ogni zona della Sicilia – e spesso ogni famiglia – ha la sua versione del macco. C’è chi lo prepara liscio, chi lo arricchisce con cicoria o bietole, chi aggiunge un filo d’olio crudo alla fine per esaltarne il sapore. In alcune province si serve come primo piatto, magari con un po’ di pasta corta (come i ditalini), in altre come contorno o piatto unico. Non mancano poi le versioni con la menta, il peperoncino o una spruzzata di pepe nero.
Origini antiche e nome curioso
Il termine “macco” deriva probabilmente dal latino maccare, che significa “schiacciare”, proprio come accade alle fave durante la lunga cottura. Le origini del piatto risalgono addirittura all’epoca romana, e la sua presenza è documentata in molte ricette tradizionali del Sud Italia, anche se è in Sicilia che ha trovato la sua massima espressione.
Un piatto che fa bene
Oltre a essere gustoso, il macco di fave è anche sano. Le fave secche sono ricche di proteine vegetali, fibre, vitamine del gruppo B e sali minerali come ferro, fosforo e potassio. È perfetto per chi segue una dieta vegetariana o vegana, ma piace a tutti, anche ai palati più esigenti.
Quando gustarlo
Il macco è un piatto tipicamente invernale, ideale da servire caldo nelle giornate fredde. Tuttavia, nelle versioni più leggere, si può gustare anche tiepido o a temperatura ambiente, magari con un filo d’olio extravergine e una fetta di pane tostato. Un modo perfetto per fare un tuffo nella tradizione senza rinunciare al gusto.
Ricetta del macco di fave alla Siciliana
Ingredienti (per 4 persone):
- 400 g di fave secche decorticate
- 1 cipolla
- 1 mazzetto di finocchietto selvatico (facoltativo, ma consigliato)
- Olio extravergine d’oliva q.b.
- Sale q.b.
- Pepe nero (facoltativo)
- Acqua (quanto basta per la cottura)
Varianti: puoi aggiungere bietole, cicoria, patate a cubetti, oppure servirlo con pasta corta (ditalini, spaghetti spezzati, ecc.)
Preparazione:
- Metti in ammollo le fave
Sciacqua bene le fave secche sotto l’acqua corrente e mettile in ammollo in abbondante acqua fredda per almeno 8-12 ore (una notte intera) - Cuoci le fave
Scola le fave, mettile in una pentola capiente e coprile con acqua fresca (circa il doppio del loro volume). Aggiungi la cipolla tagliata a fettine sottili e, se lo usi, il finocchietto tritato grossolanamente - Fai sobbollire lentamente
Porta a ebollizione, poi abbassa la fiamma e lascia cuocere a fuoco basso per 1 ora e mezza circa, mescolando di tanto in tanto. Le fave devono disfarsi completamente. Se il composto si asciuga troppo, aggiungi poca acqua calda alla volta - Frulla (se vuoi una crema più liscia)
Quando le fave sono cotte e ben sfaldate, puoi decidere se lasciarle così rustiche o frullarle con un frullatore a immersione per ottenere una crema più vellutata. - Aggiusta di sale e completa con olio crudo
A fine cottura aggiusta di sale, un filo abbondante di olio extravergine e, se ti piace, una spolverata di pepe nero. Puoi gustarlo da solo come crema calda, con crostini o pane tostato, oppure usarlo come base per un primo piatto aggiungendo della pasta cotta direttamente nella zuppa