La Cattedrale di Noto: un gioiello barocco
Nel cuore vibrante di Noto, capitale del barocco siciliano (già definita “giardino di pietra”) e patrimonio dell’UNESCO, la Cattedrale di San Nicolò si erge maestosa, non solo come il fulcro della fede cittadina ma come emblema stesso della sua identità e della sua incredibile storia di resilienza
La genesi della Cattedrale è intrinsecamente legata al tragico terremoto del 1693 che sconvolse la Sicilia orientale. La sua costruzione iniziò prontamente dopo il terremoto, per concludersi nel 1703, un monumento alla volontà di rinascita della comunità netina. Tuttavia, la sua storia è stata un continuo dialogo con il tempo e gli eventi. Numerosi interventi si sono susseguiti, tra cui spicca il ridisegno della cupola alla fine dell’Ottocento ad opera dell’architetto Cassone, che le conferì l’aspetto iconico che oggi ammiriamo. Più recentemente, dopo i danni del terremoto del 1990 e il drammatico crollo della cupola nel 1996, la Cattedrale è stata oggetto di un meticoloso e appassionato restauro, che le ha restituito l’originario splendore e candore.
Dominando una scenografica scalinata settecentesca a tre rampe, la facciata della Cattedrale, realizzata in luminosa pietra calcarea, è un capolavoro del tardo barocco siciliano, con eleganti inflessioni neoclassiche. Le due torri campanarie laterali, che riecheggiano modelli architettonici francesi del Settecento, incorniciano maestosamente il prospetto. I tre portali d’ingresso sono impreziositi da colonne corinzie e sovrastati dalle statue dei Quattro Evangelisti, scolpite da Giuseppe Orlando nel 1796.
L’interno, a croce latina e suddiviso in tre navate, invita alla contemplazione. La navata centrale, ampia e luminosa, guida lo sguardo verso l’abside, dove si possono ammirare due troni vescovili in legno dorato (XVIII-XIX sec.), un pregevole coro ligneo e, al centro del pavimento, lo stemma marmoreo del Vescovo Angelo Calabretta. L’altare maggiore, in eleganti marmi policromi, custodisce un trittico con San Nicolò, San Corrado Confalonieri (patrono della città, le cui reliquie sono conservate in una preziosa arca cinquecentesca proveniente da Noto Antica) e San Guglielmo. Le suggestive decorazioni pittoriche dell’abside, opera di Nicola Arduino e Armando Baldinelli (1950-1956), nacquero da un voto fatto dall’allora sindaco durante la Seconda Guerra Mondiale per la protezione di San Corrado
Ecco alcune opere d’arte che si possono ammirare visitando la Cattedrale di Noto:
il fonte battesimale in marmo, tele settecentesche come l’ “Immacolata con Santi Martiri” e l'”Adorazione dei pastori” di Giovanni Bonomo (1783), un bassorilievo cinquecentesco della Vergine Maria, le statue di Santa Lucia e Sant’Agata (Assenza, 1924), la “Consegna delle chiavi a San Pietro” di G. Patania (1827), una statua lignea dorata di San Nicolò (XVIII sec.) una scultura lignea del Sacro Cuore (XIX sec.), una “Madonna e anime purganti” (attribuita a Carasi), un toccante Crocifisso ligneo e l’arca in argento che custodisce le spoglie di San Corrado.
La Cattedrale di Noto – Basilica di San Nicolò – è un’esperienza imperdibile per chiunque visiti questo angolo di Sicilia