Come disinfettare le ferite
Come andrebbe gestita una ferita piccola/superficiale?
Ecco alcuni consigli pratici
- innanzi tutto lavate bene le mani per evitare di contaminare ulteriormente la zona
- rimuovete lo “sporco” dalla ferita lavandola con acqua corrente pulita (o con soluzione fisiologica, se ne avete) ed eventualmente aiutandovi con una garza sterile (non con il cotone idrofilo che lascia residui – i “pelucchi” possono rallentare la guarigione e facilitare le infezioni)
- quindi utilizzate un disinfettante attivo contro batteri e virus (ad esempio Amukine-MED – non l’Amuchina normale!)
- evitate disinfettanti troppo aggressivi (possono irritare e, nei giorni successivi, anche rallentare la guarigione della ferita)
- dopo averla asciugata tamponandola con una garza sterile, coprite la ferita con cerotti “traspiranti” – quelli impermeabili vanno bene solo per pochi minuti (ad esempio per poter fare la doccia), poi possono “lessare” la lesione e la pelle intorno
- controllate di essere “in regola” con il vaccino contro il tetano – le spore del tetano, responsabili della malattia (ancora oggi potenzialmente mortale) non si trovano solo negli oggetti arruginiti ma sono “ubiquitarie”, cioè dappertutto; quindi anche ferite apparentemente “banali” possono dare problemi; in linea generale la protezione (dopo aver fatto le prime 3 dosi iniziali / i richiami) dura 10 anni, ma per ferite particolarmente sporche (ad esempio di feci) o profonde (e quindi difficili da pulire) potrebbe essere necessario fare un nuovo richiamo o il siero anche prima
- cambiare il cerotto e disinfettare 1-2 volte al giorno – fate attenzione alla comparsa dei segni di infezione (ad esempio arrossamento, secrezioni più o meno maleodoranti, dolore che aumenta invece che diminuire, gonfiore)
Ovviamente in caso di ferite ampie, profonde, che sanguinano, con all’interno dei corpi estranei (piccoli sassi, schegge metlliche o di legno etc), in caso di “scopertura” con l’anti-tetanica o in caso di comparse di segni di infezione bisogna rivolgersi ad un Medico o andare in Pronto Soccorso